Anno XV |
|
Foglio informativo per i
soci
|
Palazzo
Tita
Sito nel Quartiere della
SS. Trinità, di fronte alla chiesa omonima, il Palazzo Tita, ricostruito
nel 1885 con la facciata in stile bugnato e arricchita da putti
scolpiti da Noè Marullo, ed il portale impreziosito con meduse e
mostri marini, è uno dei più bei palazzi di Mistretta. Prende il
nome da una delle antiche famiglie nobili di Mistretta.
|
|
Palazzo
Salamone-Giaconia
Il Palazzo Salamone-Giaconia,
esistente già nel Seicento e ristrutturato nel 1865, è caratterizzato
da sculture e bassorilievi in mensole, chiavi di volta e lo stemma
della famiglia nel portale. Si affaccia sulla Piazza Concordia,
totalmente in muratura, con un’alta scala in monoblocchi di pietra
arenaria.
|
|
Palazzo
Scaduto
Palazzo Scaduto è uno
dei più antichi d Mistretta. Venne edificato nel 1660, in stile
barocco, il cui portale principale è arricchito da due maestose
sculture laterali e da bassorilievi; all’interno il palazzo conserva
la più alta scala alla "trapanese" di Sicilia. Costruito dal Barone
Pietro Scaduto, Giurato della Città, diventò di proprietà dei Baroni
Bosco, alla fine del Settecento, in via ereditaria. Nel 1816, il
Barone Biagio Lipari costruisce un corpo di casa fra l’attuale Vicolo
Cuscè e la via Catania, a fianco del Palazzo Bosco. Il Barone Antonino,
figlio di Biagio, acquista dai Bosco il palazzo e l’area circostante
ed inoltre diventa proprietario della casa beneficiale Cuscè, attigua
al palazzo. Nel 1826, amplia il palazzo inglobandovi la casa costruita
dal padre e la casa Cuscè costituendo un nuovo corpo, in via Cairoli.
Lo stemma della famiglia Lipari, il leone rampante ai piedi di un
albero, è scolpito nella chiave di volta della porta d’ingresso
della via Cairoli. Il palazzo viene ereditato dal nipote Giuseppe,
che nel 1891 lo ristruttura in occasione del matrimonio della figlia
con il Barone Giaconia.
|
|
Palazzo
Russo
Il
Palazzo Russo è un esempio di architettura del Settecento, con portale
ad arco a tutto sesto in pietra arenaria con alla sommità l’aquila
rampante dello stemma nobiliare. All’interno vi è una loggia che
risale sicuramente ad un’epoca precedente. Il palazzo fu ultimato
nel 1775 come testimonia la data incisa su una pietra sottostante
il tetto. L’edificio fu costruito dal Barone Armao e acquistato
dal Cavalier Giovanni Russo in occasione del suo matrimonio con
Remigia Catania, circa un secolo dopo.
Fonte:Wikipedia
|
|
|
|
|
|